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tradimenti

qualcosa di speciale


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
21.06.2016    |    918    |    0 6.0
"Si avvicina e tra il timido e l’impacciato mi bacia con foga rabbia passione la sua lingua con pochi secondi esplorò tutta la mia bocca ovviamente tuttocio..."
qualcosa di speciale

…appunto risale e dura da ormai 22 anni 9 e 5 forse 6 giorni
Con lei ci accumuna una passione a parte il sesso che all’alba dei tempi praticavano in pochi le passeggiate nei boschi e strade di campagna prati noi siamo stati i pionieri credo. Camminavamo già da qualche anno e uscivano discorsi di tutti generi a parte la politica che ci scassava a tutti e due, il discorso che andava per la maggiore era il gossip delle nostre conoscenze ci si rideva e scherzava sopra più delle volte ma una volta parlando della sorella che era un po’ chiacchierata si fece rodere il culo e a me la cosa indispettì non poco perché quando si trattava dei suoi conoscenti più stretti o parenti cambiava faccia tono e non riuscivo a darmi una spiegazione.
Una mattina di primavera ci vedemmo come nostra abitudine ai piedi del sentiero e poi la li si decideva quale passeggiata fare, fra noi non c’era appuntamento era una questione di sensazioni e quella mattina anche se era presto rispetto ai miei orari ma andai prima perche avevo un impegno arrivato sotto al sentiero vidi e le dissi cosa fai qua a quest’ora
Lei – sapevo del tuo impegno per le 12 e se venivi a camminare saresti solo potuto venire a quest’ora
Io - hai ragione ma non pensavo di farti scendere dal letto così presto …perderai l’appetito per una settimana
Lei – non preoccuparti non sarà questo a farmi perdere l’appetito
Io – e cosa allora ???
Lei – lo capirai con il tempo.
Continuammo a passeggiare e tra una chiacchiera e l’altra si alzò il sole e i kway presero il posto della cintura prima io poi lei dopo qualche mezz’ora ,e vidi che portava una maglietta strana a prima vista non si capiva cos’erano quelle figure stampate sulla t-shirt solo quando ci fermammo per bere un sorso d’acqua dal ruscello che attraversava il sentiero notai che si trattava delle posizioni del kamasutra..dissi
Io – a però che magliettina stamattina
Lei – ce n’hai messo di tempo per capire
Io – meglio tardi che mai, e quale sarebbe la tua posizione preferita
Lei – uuuhhhh huuuuhu chissà ;secondo te?
Io – troppo presto per dirlo, ma comunque sono un tradizionalista poi bisogna vedere la location
..continuammo a camminare ma quella t-shirt aveva destabilizzato il mio interesse di camminare quella mattina ,solitamente ero io a camminare avanti sui sentieri stretti quel giorno no ero sempre dietro a vedere quel culone grosso e per niente flaccido ,lei nonostante l’attività fisica non è affatto in linea anzi è molto in ciccia ce l’ha da per tutto pancia culo fianchi spalle TETTE non si direbbe una fica ma quella t-shirt quella mattina me la fece vedere in un altro modo e la mia perversione mi diceva che quella mattina mise quella maglia per accorciare i tempi, il fatto che la trovai all’entrata del sentiero un paio di ore prima senza averci dato appuntamenti rafforzava la mia tesi…voleva avermi!!! Ogni piazzola agni tronco tagliato nel bosco che si prestava per mettersi seduti erano i nostri ed a ogni sosta io davo una commento su una riportata sulla t-shirt
Io – la 12 non deve essere una brutta posizione
Lei – annuiva e rideva
Io – ma perché non porli
Lei –cosa dovrei dire
Io – rispondi ai mie commenti, anzi per iniziare inizia con rispondermi alla domanda di qualche ora fa
Lei – quale
Io – la tua posizione preferita
Lei – in assoluto, o nel contesto della location
Io – in assoluto
Lei – ci debbo pensare qualche istante..
Io – a cosa
Lei – in base alla location e chi è con me alla location non tutti possono fare tutto perlomeno è quello che penso sessualmente
Io – sei difficile
Lei – lo so, ma solo così si riesce ad avere quello che si vuole
Io – si ma quanto tempo ci vuole
Lei – il tempo non conta è a l’arrivo che si capisce che gara hai fatto
Io – mi farai sapere poi spero
Lei – non ce ne sarà bisogno
Continuammo a camminare e continuavo a pensare che gli stesse passando per la testa fino ad un punto che il sentiero era un po’ stretto e scomoda da salire per lei perché era ed è ancora abbondante e come succedeva ogni volta che sceglievamo quel percorso io salivo per prima per aiutare lei quella mattina non so perche lei iniziò a salire ma ad un certo punto si fermò e non riuscendo ad andare avanti si volto per scendere per farmi passare a me io le dissi
Io – dai ormai sei li ti spingo manca un metro per arrivare
Lei – dici
Io – ma si dai…proviamo
E la spinsi sulle chiappone che spesso avevo usato per spingere ma quella volta le mano non le misi sull’esterno con il solo intento di spingerla ma sull’interno e verso la fine della salita quando la pressione della spinta non serviva più scivolai volutamente con una mano in mezzo alle chiappe e lei si scosto rapidamente e disse
Lei – ma che fai
Io – nulla scusa non volevo, ma perché ti sei scostata alla fine e non quando ho iniziato a spingerti si capiva che non era la stessa cosa
Lei – non pensavo facessi questo sei uno stonzo
Io – ti ho già chiesto scusa non farne un dramma è tutta la mattina che non parli e annuisci soltanto ma cosa hai fatto si può sapere
Lei – vuoi proprio saperlo
Io – certo se ne potrà parlare almeno
..si avvicina e tra il timido e l’impacciato mi bacia con foga rabbia passione la sua lingua con pochi secondi esplorò tutta la mia bocca ovviamente tuttocio che aveva messo lei era ricambiato mi strinse a se ,si capiva solo che …e quando ci staccammo le dissi
Io – ma da quanto tempo covavi ciò
Lei – da troppo risale ai tempi di un torneo di calcetto alla finale quando hai lanciato la maglia vedendoti a torso nudo quell’immagine mi accompagna tutte le notti
Io – addirittura ma saranno 10 anni
Lei – ecco in il tempo che mi ci è voluto per arrivare al traguardo
Riprendemmo a baciarci ma questa volta le mani arrivarono da per tutto sia le mie che le sue in realta la sua arrivò subito sotto le mutande e non mi lascio il cazzo per tutto il tempo circa mezz’ ora poi le dissi
Io – e quale sarebbe la posizione più adatta alla location
Lei – la 12 (era riportata la pecorina)
Io – ovviamente
Lei – ma non se ne parla, ma non è finita qua!!!
Mi slacciò i pantaloni e già inginocchiata mi fece un bocchino fantastico, poi aggiunse
Lei – non potevo mandarti via così eccitato ma quanto a me la prima volta con te dovrà essere almeno comoda e non una pecorina in mezzo ad un bosco perciò se volevi svuotarti le palle sei soddisfatto e se vuoi darmi soddisfazione ci vediamo stasera a casa mia quando vuoi ma cerca di non farti vedere
Io – ci sarò ma non potrò venire prima delle 23,30 mezza notte
Lei - io aspetto
Finimmo la passeggiata che quella mattina non fu stancante se non psicologicamente e tra una palpata di sise e di culo e svariati baci uscimmo dal sentiero e andammo a casa, confesso che la giornata è stata molto lunga fino alla 23,00 ma la buona sorte mi/ci aiutò in quanto per tutto il pomeriggio è piovuto e la sera non c’era molto movimento alle 23,00 appunto decisi di andare suonai come d’accordo e salii direttamente trovai la porta accostata e entrai, era tutto al buio a parte una luce rossa che veniva da una stanza non mi ci volle molto per chiudere la porta e dirigermi verso la luce.
La trovai sul letto nuda coperta in parte da un foulard trasparente verde e due seni immensi mi sono seduto sul bordo del lette e ci siamo baciati io preso dalla voglia di scopare cercavo di spogliarmi ma non ci riuscivo in quel momento la coordinazione non so dove era andata a finire fi che di alzò lei e mi sdraiò sul letto e con fare calmo erotico e capace mi svesti e iniziò a farmi un bocchino mentre mi godevo il momento una volta nudo iniziammo un 69 durato un tempo infinito ma non so come non venni lei aveva un fica stracolma di umori praticamente fradicia ,e come tutto quella notte decise lei coma e cosa fare mi sali sopra e si puntò il cazzo sulla fica dandomi la schiena e inizio a cavalcarmi ,non riuscivo a capire come riuscivo a resistere tanto senza venire ero eccitato sul punto di venire ma lei sapeva gestire i tempi cambiando posizione più volte fino a quando le dissi adesso decido io ero stremato la feci mettere a pecorina e iniziai a stantuffarla per qualche minuto fino a venire sentivo il cazzo come immerso nell’acqua quando venni sulle chiappe del culo 3 o 4 schizzi di suoi umori mi inondarono completamente avevo assistito da protagonista alla prima eiaculazione vaginale,poi mi disse lei io a primo impatto mi spaventai anche. SWcopammo per tutta la notte non so quante volte ma non si volle fare violare il culo mi disse sono vergine li lo faremo con calma quando sarà il momento disse:
Lei – ma sarò io a deciderlo
Io – se è questo che vuoi
Lei –sarai tu a spaccarlo ma quando dico io
Ammetto, che non pensavo adesso dirò scopare ma realmente non ho mai scopato con lei non era neanche fare l’amore era ed è ancora qualcosa di speciale credo che non finirà mai abbiamo le nostre vite le nostre famiglie e i nostri momenti che a nessuno abbiamo mai permesso di invadere.

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